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Documenti pubblici, digitali.

Per le responsabili politiche e i responsabili politici

A chi si rivolge questo capitolo

Questo capitolo si rivolge a chi si occupa di fornire indirizzi politici alla pubblica amministrazione per spiegare i vantaggi dell’utilizzo di software libero per i cittadini, le imprese e i propri enti.

I vantaggi dell’open source

Le politiche pubbliche, definite democraticamente, sono codificate in norme, ovvero un“codice legale”. Questo codice, precursore dei codici “informatici” viene oggi spesso tradotto in algoritmi e codice software ed eseguito da macchine che interpretano il volere del decisore e lo rendono un’azione concreta.

Il software oggi è infatti al centro delle moderne istituzioni pubbliche, modella il lavoro dei dipendenti pubblici e influenza la vita di quasi tutte le cittadine e i cittadini. Non è più solo uno strumento a supporto del lavoro degli esseri umani, ma in alcuni casi li sostituisce, sia applicando in modo automatico le previsioni normative (quando ad esempio calcola una riduzione di tariffa in base all’ISEE) che implementando algoritmi di intelligenza artificiale (che ad esempio suggeriscono quali distretti necessitino di servizi sociali o di rinforzi dei servizi di pubblica sicurezza).

Per questi motivi il codice applicativo dovrebbe essere soggetto ai principi di controllo e governance democratici allo stesso modo del codice legale. L’open source, grazie alla disponibilità pubblica del codice, è particolarmente indicato a soddisfare queste relazioni. Per il principio della trasparenza amministrativa 1, deve essere sempre possibile verificare l’applicazione delle norme da parte degli amministratori pubblici, e così dev’essere per il software che sostituisce o collabora al loro lavoro.

Nel 21° secolo, il software può essere considerato un’infrastruttura pubblica strategica. Basare i propri servizi su codice a licenza aperta, mantiene in capo alla pubblica amministrazione (o a un suo fornitore scelto di volta in volta) la proprietà del codice e la facoltà di effettuare correzioni tempestive qualora emergessero criticità.

Negli ultimi anni i governi europei hanno posto una particolare attenzione nel garantire la sovranità tecnologica - che consente loro di impostare e controllare il funzionamento del software pubblico proprio come sono in grado di impostare e controllare la politica, pubblica. I cittadini e gli attori della società civile hanno bisogno che il software sia trasparente e responsabile e che sia quindi progettato e come un’ infrastruttura civica essenziale che rispetti i loro diritti.

1

L . 241/1990 modificata da L 15/2005